LA COMUNICAZIONE GENITORI-FIGLI

08.05.2017


E' molto importante per i genitori riuscire a comunicare in maniera efficace con i propri figli: essi imparano le modalità comunicative dai loro genitori, perciò se questi usano una comunicazione aperta ed efficace lo stesso faranno i figli.

Quando la comunicazione tra genitori e figli è efficace i figli si creano un'immagine di se stessi positiva e gratificante; di contro quando la comunicazione è inefficace spesso si insinua in loro l'idea di essere inascoltati o incompresi e di conseguenza di essere poco importanti. I genitori che comunicano efficacemente con i propri figli sono soddisfatti nel vedere che vengono ascoltati e al tempo stesso i figli sanno ciò che i genitori si aspettano da loro e perciò sono più tranquilli e si sentono compresi dalla famiglia.

E' quando i figli sono piccoli che si deve cominciare a porre le basi per una comunicazione efficace: i genitori si devono mostrare disponibili quando i figli fanno domande o quando vogliono intraprendere un discorso; è importante che i genitori si mostrino anche amorevoli e comprensivi. L'atmosfera che così viene a crearsi fa in modo che i figli siano più propensi ad aprirsi e confidarsi con i propri genitori.

Quando i genitori ascoltano i propri figli dovrebbero sempre mostrare interesse e prestare la massima attenzione a ciò che gli viene detto.

QUINDI COME COMPORTARSI?

Ci sono alcune semplici suggerimenti che è bene tenere a mente quando si interagisce con i figli, soprattutto quando sono piccoli: usare frasi concise,verificando se ciò che è stato detto è stato ben compreso; porre la domanda giusta per cui il genitore dovrebbe porre al figlio domande "aperte" che gli consentano di aprirsi e parlare liberamente, invece di fare domande "chiuse" (quelle cioè che presuppongono come risposta un "si" o un "no"); condividere col figlio i propri pensieri e le proprie idee ma senza esprimere giudizi, trasmettondo così valori e principi e creando un clima di fiducia reciproca; ammettere i propri limiti  per cui se il genitore non sa rispondere ad una domanda del figlio è meglio riconoscere i propri limiti nelle conoscenze piuttosto che dargli risposte a caso; dare al figlio le informazioni richieste adeguandole all'età del figlio. Il genitore dovrebbe incoraggiarlo a porre domande, e lasciare che da solo tragga le sue conclusioni per poi confrontarle con le proprie.

Come agire nel litigio? Prima o poi in tutte le famiglie si presentano momenti conflittuali: perciò è importante imparare a smorzare i toni della comunicazione per riportarla ad essere efficace. Ecco alcuni suggerimenti pratici di cose da fare:

affrontare un problema alla volta così da non rischiare di perdere di vista il problema di fondo;trovare un modo creativo di risolvere il problema :il genitore deve considerare che ci può essere più di una soluzione ad un singolo problema: si tratta solo di trovare, insieme al figlio, quella che accontenta entrambi. Sicuramente può giovare l'essere cortesi senza dimenticare che i figli meritano rispetto: bisogna imparare a controllarsi anche durante una conversazione conflittuale evitando di dire cose che potrebbero ferirli. Inoltre, è meglio dire "Mi sento sconfortato quando non metti in ordine i tuoi giocattoli!" invece di dire "Non metti mai in ordine i giocattoli!"; in questo modo facendo riferimenti più a se stesso che all'altro si danno informazioni sul proprio stato d'animo conseguente al comportamento del figlio, anziché accusarlo o rimproverarlo. Questo atteggiamento aumenta nel bambino il senso di responsabilità circa le proprie azioni e lo porta ad esprimere anch'egli i propri stati d'animo. Non ultimo, essere pronti a perdonare, è bene che il genitore insegni al proprio figlio ad essere disponibile al perdono.

E cosa sarebbe opportuno evitare?

Brontolare e fare sermoni, comunicare con frasi brevi e chiare ciò che si vuole. E' inutile ribadire i concetti più del necessario: un concetto espresso in maniera chiara non ha bisogno di essere ripetuto una seconda volta; interrompere: quando il figlio sta parlando è bene aspettare che abbia finito di esprimersi prima di replicare; evitare le critiche, che vengono vissute come un attacco personale; non fare mai riferimento ad errori pregressi del figlio. Assolutamente sbgliato è cercare di controllare il figlio facendo leva sul suo senso di colpa - Ciò è profondamente sbagliato e nuoce al rapporto genitore-figlio; essere sarcastici o ridicolizzare è un comportamento che ferisce il figlio e lo fa sentire rifiutato, non amato e inadeguato. Bisognerebbe che i genitori lasciassero al figlio la possibilità anche di sbagliare e trovare insieme la soluzione più idonea al problema: se gli si dice ciò che deve o non deve fare, crederà che non può avere alcun controllo sulle sue azioni. Minacciare, mentire e negare il vissuto del figlio che invece andrebbe incoraggiato cercando di interpretare il suo vissuto, consolandolo e facendogli sentire che nonostante tutto si è dalla sua parte.

La comunicazione efficace presuppone molto lavoro e pratica: i genitori dovrebbero fare lo sforzo di comunicare efficacemente con i propri figli fin da quando sono piccoli. Il risultato non può che essere una relazione genitore-figlio più positiva e meno stressante!


Dott.ssa Federica Fierro


FONTI DI INFORMAZIONE:

- Mentesana.it

- Wikipedia

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